Chi siamo

 IL DIRETTIVO

DIRETTORE ARTISTICO:                   Gianluca Podda 

 

DIRETTIVO

 

 

PRESIDENTE                          IGNAZIO FAEDDA

     VICEPRESIDENTE                CADONI FERNANDO

SEGRETARIO                         BASILIO MURTAS

                                        CASSIERE   

COLLEGGIO DEI PROBIVIRI

PRESIDENTE 

CONSIGLIERE 

                                     CONSIGLIERE                                       

 

 

     

ORGANICO

Elenco componenti del Coro Tasis

Direttore del coro: Gianluca Podda

BASSI BARITONI TENORI I° TENORI II°
 Cambuli Efisio  Cadoni Fernando  Faedda Ignazio  Atzeni Mauro
 Ghiani Antonio  Fulghesu Efisio Meleddu Manlio  Corona Pierangelo
Piras Antonello  Ghiani Francesco  Meloni Ignazio
 Fulghesu Fabio
 Piras Salvatore  Ghiani Gianni  Pani Michele
Laconi Antonio
 Schirru Rinaldo  Murtas Basilio Marras Davide Melis Antonio
 Trudu Pierino Ibba Alessandro
Ghiani Luciano     Schirru Giovanni
Pirisi Bachisio   Scanu Piero
  Atzori Carlo

IL DIRETTORE

GIANLUCA PODDA

Insegnante di musica. compositore, autore

direttore di coro.

STUDI:

Nato a Nuragus ( Sardegna ) il 3 giugno 1968. Gianluca è entrato al Conservatorio ” GP da Palestrina” di Cagliari nella classe del M° Luigi Mazzullo e si è diplomato nel 1995 ( laurea di II livello ).

Dal 1991 al 1995 ha preso parte ai “Corsi internazionali di interpretazione musicale” di Norcia (PG) sotto la guida del M°Mario Gangi. Nel luglio 1994 ha seguito le masterclass del grande M° David Russel oltre che dei Maestri Barry Mason, Claudio Maccari e Paolo Pugliese.

ESPERIENZA:

Ha suonato in centinaia di concerti sia in qualità di solista che in formazioni da Camera, in recital musicali e festival in tutta Italia, collaborando anche con il famoso e amato cantante sardo Andrea Parodi, con l’Orchestra Band ” Clacson”, con il duo internazionale ” Los Locos” e tanti altri.

Di particolare interesse è la sua partercipazione a una delle opere più famose di Rossini ” Il barbiere di Siviglia” presso il Teatro Comunale di Cagliari nel 1999. Ha preso parte ad alcuni programmi tv nazionali e regionali come Sardegna Canta, Canti di Sardegna, Buonasera Sardegna, La vita in diretta e Telethon 2000 RAI. Nel 2007 ha partecipato alla ” Maratona Letteraria Europea”presso il Carcere di Isili, componendo la colonna sonora alla lettura del romanzo” la coscienza di Zeno, trasmesso via satellite da SKY TV e alla radio. Dal 2000 è insegnante di chitarra classica  e solfeggio della ” Scuola civica della Sardegna centrale” e di altre realta musicali. Come insegnante di musica, ha al suo attivo migliaia di ore di docenza di chitarra e ha organizzato più di 300 laboratori di musica e teatro per studenti di ogni ordine e grado.  Dal 2012 dirige insieme al M° Enrico Atzeni il ” Centro Artistico” di Isili, dove esiste l’unica sede sarda della “Music Academies Network”abilitata al rilascio di certificazioni internazionali, con prestigiose partnership quali Pearson, UWS ( University of the west of Scotland), Trinity College di Londra. Qui Gianluca occupa il ruolo  di Direttore Didattico. Come Direttore Artistico si è invece occupato delle tre edizioni della ” Fiera regionale della musica ” dal 2002 al 2004 a Nurallao. Da oltre 20 anni dirige il Coro Polifonico San Pietro di Nurallao, fa parte del Duo etnico Atzeni Podda, con il quale ha creato un repertorio originale che comprende tra l’altro una Messa in Lingua Sarda, Come cantautore e compositore , Gianluca ha realizzato centinaia di brani di musica per l’infanzia, colonne sonore per musical e commedie teatrali. Dal 2018 dirige il Coro Polifonico Tasis di Isili con il quale si è esibito in mumerosi concerti in tutta Italia. Per il Coro Tasis sta inoltre musicando una serie di brani originali. Gianluca ha iniziato a studiare musica molto presto, dimostrando rapidamente un talento musicale e respirando nella sua famiglia una richezza di stimoli musicali. La sua passione per la musica, una mente eclettica , una personalità, un’ottima richezza di esperienza e la sua affidabilità sul posto di lavoro lo rendono un professionista serio e competente.

Il grande artista  americano Mike Stern ( chitarrista di Miles Davis ) ha dichiarato pubblicamente di essere rimasto affascinato ” dalla sua tecnica e sensibilità artistica ( L’unione Sarda.novembre 2013 )

 

Hanno cantato con noi:

 

 

Atzeni Donatello Loi Roberto
Atzori Andrea Marrocu Antonello
Atzori Giancarlo Masili Danilo
Atzori Marcello Masili Matteo
Boi Andrea Massa Cristiano
Boi Mariano Melis Domenico
Cannas Filippo Mureddu Raffaele
Cao Marco Murru Giandomenico
Congiu Marcello Murtas Enrico
Coni Fausto Piras Giorgio
Corongiu Elio Piras Marco
Corongiu Mario Pisci Adriano
Dessi Gianni Pisu Andrea
Erbi’ Antonio  Puddu Andrea
Fadda Michele Pitzalis Luigi
Trudu Antonello Pitzalis Paolo
Frau Antonello Pucci Federico
Ghiani Giorgio Pucci Samuele
Ghiani Pierluigi Sanna Mario
Ghiani Salvatore Scanu Fabrizio
Ghiani Yvan Schirru Fabio
Lai Antonio  Schirru Mauro
Lai Marco Schirru Nicola
Lai Sergio Ghiani Luciano
Lobina Mirko
Abis Tonino Urbani Sergio
Mulliri Francesco  Ledda Antonio
Angius Giorgio  Manunza Sandro
 Loi Efisio  Ghiani Antioco
 Atzori Marco Atzori Simone

Demuro Valerio             Massa Luciano

Lai Francesco                 Sedda Alessandro

Olianas Luigi                  Porceddu Efisio

Piras  Marco                  Ghiani Giampaolo

Contini Aldo                      Argiolas Yvano

Murtas Pietro

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CHI SIAMO

Circa trenta amici che dal 1997 si riuniscono per due volte la settimana, con l’intenzione di cantare, ma anche con lo scopo di stare insieme sia nei momenti di allegria che in quelli di tristezza.

Un’amicizia che lega appassionati di canto tradizionale sardo e non, provenienti dai vari paesi del Sarcidano:Isili, Gergei, Escolca, Mandas, Nurallao, Laconi, Nuragus, Villacidro, Ruinas. Il Coro Tasis è nato a Isili nel gennaio del 1997 per iniziativa della Pro Loco e dal 2012 si è costituito in Associazione Culturale. Grazie all’impegno dei sedici coristi che hanno costituito il primo nucleo, ha visto come tutti i cori amatoriali, entrare e uscire numerosi amici che hanno voluto provare, che hanno tenuto duro, che hanno dovuto mollare, che hanno voluto lasciarci, ma non ne abbiamo dimenticato nemmeno uno.

Cantiamo per il piacere di cantare, cantiamo per tenere vive le musiche e le melodie tradizionali, per tenere viva la nostra lingua; cantiamo per esibirci nei concerti, per accompagnare messe e cerimonie religiose, per animare convegni o feste, cantiamo insomma ogni volta che ne abbiamo l’occasione o ce ne danno l’opportunità.

E speriamo di poter continuare a cantare per lungo tempo ancora e sempre più numerosi.

Per far parte del nostro coro non ci sono preclusioni di nessun genere: nè religiose, nè politiche, nè di colore, nè di lingua (a patto che si voglia cantare, principalmente ma non solo, in sardo).

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IL NOME

 

Tasis

Sopravvive nella parlata di Isili, ma anche di altre parti del campidano, la parola tasiâ, forse l’equivalente del gallurese taxa, che, secondo il prof. Giulio Paulis (Introduzione alla FONETICA STORICA DEL SARDO di Max Leopold Wagner, pag.CV) potrebbe derivare dal greco-bizantino e che, nell’espressione significava Cantare gli inni (psallein→Salmi) dell’ufficio divino

Ma la parola tasis si trova tale quale in greco antico col significato di œtensione, estensione, tono. In œLe parole delle Muse. La formazione del lessico tecnico musicale nella Grecia antica di Eleonora Rocconi leggiamo:¦ La concezione del suono come risultato della tensione da origine a due ulteriori termini tecnici da epiteino:tonos e tasis …altezza sonora – tono», equivalente a tasis e spiegato da Cleonide,loc. Cit. come il termine usato «quando per esempio diciamo che qualcuno canta a un tono acuto o grave, oppure che utilizza un tono di voce medio».

Max Leopold Wagner nel suo DIZIONARIO ETIMOLOGICO SARDO (Gianni Trois editore 1989), 2 Vol. pag.466/467, alla voce TÃ sa dice:etico breve, senza che si possa stabilire con sicurezza in ogni singolo caso quale sia il vero e fondamentale valore del termine.

Secondo lo Spano, terza serie dei suoi Canti popolari, tajas e mutos sarebbero equivalenti e sarebbero le denominazioni di stornelli e rispetti …

Ad ogni modo il termine documentato con altri significati da altri autori.

Il Calvia (Taja antica della Sardegna – 1898) afferma che taja abbia il senso di nenia e di canto funebre. In Gallura invece tasgia (=táža) è la denominazione di un modo di cantare, ed il termine vive ancora oggi con il medesimo valore, come dimostrano le registrazioni etnofoniche anche recentissime (1959) eseguite dal Centro Nazionale Studi di musica popolare, (Cirese, p.147seg).

Anche Maria Azara,Trad. Pop. della Gallura,p.145 parla del ballo tondo sardo ‘al ritmo di la tasgia’, ed usa la parola nel senso di ‘coro’ (sia elevando il tono a voce piena, quando hanno la possibilità, molto frequente, di avere altri a fare coro (tasja)…

Salvatore Vidal, nella prefazione al poema ‘Urania Sulcitana’ (Sacer 1638) dice che, come ha letto in alcuni frammenti di Marangone in un archivio di Pisa, il nome del canto sarebbe tasi, “il che, se l’indicazione è esatta, ci fornirebbe addiritura la prova dell’esistenza nel sec. XII del nome tasi” (Cirese, p. 140).

Aggiungeremo che in un racconto proveniente da Esterzili prova che il termine non è sconosciuto al campidanese, almeno a quello della zona settentrionale confinante con l’Ogliastra e con le Barbagie.

L’origine di questo termine ci sfugge … ecc.

Sicuramente a Isili il termine si usa ancora nella forma registrata nei documenti dell’archivio di Pisa citati dal Vidal: tasi, anche se ormai ha perso il significato originario di “canto” o “coro”. Come succede spesso alle parole nel corso dei secoli, per estensione di significato, la parola tasiâ ha assunto il senso di cantilena, canto, canto in coro. Più tardi, per una riduzione di significato, in alcune zone ha preso il senso di voce, canto, urlo sgradevole, grido scomposto.

Il nostro vuol essere un recupero dell’antico significato.

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Il Pavone ( Su Dindu ), oltre ad essere elemento decorativo nella cultura cristiana, simboleggia l’immortalità, fertilità, bellezza, fortuna. A questo proposito le fidanzate di un tempo erano solite regalare al futuro marito manufatti con questo simbolo come augurio di buona fortuna. Per le tessitrici del nostro paese è motivo fondamentale nella creazione di manufatti, ancora oggi ne è ricca e la tramandano nel futuro 

Dolores Ghiani.

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